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Cyber Generation  

Cyber generation

Internet, il digitale, il mondo virtuale, hanno cambiato profondamente le nostre vite, di adulti, bambini e adolescenti, le nostre relazioni sociali, familiari, sentimentali, perfino il nostro modo di stare al mondo, il rapporto con noi stessi. Con quali conseguenze? Cosa è cambiato? Quali nuove problematiche e criticità tutto questo comporta nello sviluppo di bambini e adolescenti? Quali nuove attenzioni e responsabilità si presentano agli adulti caregiver, genitori, insegnanti, operatori di varia natura (pediatri, psicologi, psicoterapeuti, educatori, ecc.), cui spetta l’accompagnamento alla crescita delle nuove generazioni? Quanto l’iperconnessione permette di fare esperienza e condivide con la socialità e la fantasia, oppure, al contrario, ostacola lo sviluppo perchè sottende ritiro e finzione?

 

La difficoltà associata alla relazione e comunicazione intergenerazionale è in fondo la “domanda” di base  cui prova a rispondere questo libro, per comprendere il senso, la funzione, che il mondo digitale ha assunto e svolge, in modo rivoluzionario e centrale, nella vita di noi tutti; per  trovare un punto di repere su quando e quanto sia necessario preoccuparsi, se cioè i propri bambini e adolescenti facciano della rete e delle tecnologie un uso sufficientemente equilibrato, oppure al contrario preoccupante e patologico. Per orientarsi in termini affettivi, relazionali, educativi, clinici, talvolta anche operativi, per recuperare un senso di adeguatezza ed efficacia, per potersi  pre-occupare dell’altro nel senso più completo ed integrato del termine, che includa sia la sollecitudine, la tensione, l’apprensione, il pensiero, sia la capacità di intervenire più concretamente, attraverso un prendersi cura dell’altro che ne tuteli e al tempo stesso ne incoraggi la crescita.

 

Elisabetta Papuzza,Psicologa clinica, è specializzanda in psicoanalisi degli adulti, dell’infanzia e dell’adolescenza, presso l’Istituto Nazionale del Training della Società Psicoanalitica Italiana (SPI).

Dal 2005 al 2012 lavora per Save the Children come responsabile in Italia per gli aspetti psicosociali del programma europeo Safer Internet.

Nel 2012 è tra i soci fondatori di E.D.I  onlus (Educazione ai Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza).

Risiede e lavora a Roma, dove attualmente svolge attività clinica.

 

 

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